CON-TEMPORARY Art Observatorium e Jizaino presentano

We Are Joseph Beuys

Mostra collettiva



► Testi introduttivi
► Opere in esposizione e galleria fotografica
► Stralci delle opere video
► Catalogo
► Come arrivare




We Are Joseph Beuys
6 - 26 aprile 2022
CON-TEMPORARY Art Observatorium
Corso Buenos Aires 42 11
Lavagna


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Susana Barbara • blanche the vidiot • Benna Gaean Maris • Lamija Halilagic • Yana Kononova • Bill Psarras • Lucas Rebelo • Lexygius Sanchez Calip • José D. Trejo-Maya • Elena Waclawiczek




Testi introduttivi

We Are Joseph Beuys

L’iniziativa di realizzare una mostra in omaggio al grande maestro tedesco Joseph Beuys al limite dello scadere dell’anno in commemorazione del centenario dalla nascita, nel maggio 1921, si rende necessaria per non esaurire ma proiettare a oltranza il messaggio dell’artista sciamano, protagonista fondamentale nella nascita dei movimenti ecologisti contemporanei, mantenendo acceso il dibattito sul più vero e profondo sentimento d’amore per la natura che lo muoveva, e che ripetutamente muove anche l’attività del CON-TEMPORARY Art Observatorium.

Cosa direbbe oggi un centenario Beuys della società contemporanea? Lui, che dei nuovi media come la televisione aveva pessima stima, promuoveva un ritorno alla natura, il contatto fisico con la realtà delle cose, con la materia. Invece quest’epoca vede un mondo di persone rinchiuse nelle gabbie cognitive della telematica, tutte dipendenti da una globalizzazione che le inscatola nei propri smartphone farciti di altre opportunità virtuali, mentre frequentano stanze elettroniche smaglianti, ma senza notare che magari nella realtà stanno passeggiando in sudicie periferie urbane o paesaggi-discarica, irradiati da onnipresenti ripetitori radio.

Eppure, tutto sommato, oggi il pensiero ambientalista di Beuys sembrerebbe che da scintilla sia diventato un fuoco, almeno a parole, negli auspici. Dovremmo quindi preoccuparci meno di diffondere il rispetto per l’ambiente?

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Beuys

Il più celebre aforisma di Beuys è che “ciascuno è un artista”. Dobbiamo però capire profondamente il significato che egli conferiva alla parola artista, ossia rispettando l'etimologia dalla radice ariana della parola “arte”, che definisce l'azione di “andare”, “procedere”, “agire”, “fare”, ossia l'azione stessa. Pertanto chiunque agisca è un artista, anche chi non pratica una disciplina prettamente artistica (nel senso comune), così democratizzando la posizione dell'artista rispetto al resto della società. Lui stesso compiva azioni e creava opere di sostanza e aspetto non propriamente artistici ma volutamente ordinari, usando materiali grezzi e poveri come grasso e feltro, e per questo è stato spesso criticato di ostentare un eccessivo protagonismo, per elevare la propria figura al di sopra dell'opera stessa; ma è proprio in questo concetto astratto che sta la rivoluzione del pensiero beuysiano: ognuno è importante nella società umana per quello che fa e in qualità di essere umano.
D'altronde la forza che ha reso così importante la figura di Beuys è stata proprio la sua persona, la sua personalità, così incline alla discussione, al confronto. Egli si dedicò all'arte, all'insegnamento e al dibattito e perfino alla politica, cercando sempre di farsi lievito per la società, per farla crescere.

Un'altra seminale frase del maestro è “la rivoluzione siamo noi”. Oggi possiamo vedere che questo pensiero si sia davvero diffuso notevolmente nelle persone, diventate ormai consce della loro importanza, anche come singoli individui ma che uniti da un pensiero possono cambiare il presente e delineare il futuro. Ma il rischio che questa determinazione degli individui vada ad affievolirsi è costante, quindi è sempre necessario che le persone abbiano spiriti guida che continuino a esortare con l'esempio.
L'esempio è proprio l'essenza del messaggio artistico, la performance, l'azione esemplare come modello in cui l'artista si fa portatore, allegoria, totem, totem umano portatore di messaggio, di cambiamento, di guarigione, ossia sciamano.

Il suo rapporto con l'elemento naturale è stato ovviamente molto intenso, fin dalla sua prima enigmatica performance con una lepre morta accolta come in seno a una Pietà michelangiolesca, arrivando al celebre approdo newyorkese durante il quale si fece rinchiudere in una gabbia a stretto contatto con un coyote selvatico (animale divino venerato dai nativi americani che simboleggia la natura selvaggia delle praterie), ma soprattutto nell'intenso periodo italiano a cavallo tra gli anni '60 e '70 ...

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Opere in esposizione e galleria fotografica





Stralci delle opere video

Video riassunto di tutte le opere animate




Catalogo

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Catalogo We Are Joseph Beuys - Mostra collettiva, italiano | inglese, 52 pagine A4 (21 × 29,7 cm)




Come arrivare

Lo spazio espositivo del CON-TEMPORARY Art Observatorium è sito nel centro di Lavagna, nel mezzo della Riviera Ligure di Levante. Il locale è ottimamente servito, a pochi passi da stazioni bus e treno, imbarcadero turistico, parcheggi gratuiti 2h e vicino all’uscita autostradale. Accesso per disabili e ascensore.

A piedi, in treno o autobus: uscendo dalla stazione ferroviaria di Lavagna dal lato città, andate a sinistra percorrendo la strada principale fino all'ufficio delle Poste Italiane, qui svoltate a destra verso Via Cristoforo Colombo, appena arrivati alla rotatoria di Piazza Cordeviola girate a sinistra in Corso Buenos Aires. Il civico 42 è all'inizio del viale alberato.
Fermata autobus "Lavagna - P.za Cordeviola/Edicola" linee 704, 705, 731, 798, 846 e 934.

In battello: sulle linee marittime Portofino / Lavagna / Cinque Terre scendete al porto turistico di Lavagna. Uscendo dal porto andate a sinistra in Via dei Devoto e oltrepassate la ferrovia scendendo il sottopassaggio che vi porta all'ufficio delle Poste Italiane, quindi seguite le indicazioni sopra.

In automobile: autostrada A12 E80 Genova-Livorno, uscite a Lavagna, andate verso il centro. Alla rotatoria di Piazza Cordeviola girate a destra in Corso Buenos Aires fermandovi all'inizio del viale alberato, civico 42.

In aereoplano: l'aeroporto più vicino è il Cristoforo Colombo di Genova, l'autobus navetta VOLABUS vi porterà alla stazione ferroviaria di Genova Brignole, da qui è possibile raggiungere Lavagna in 40-60 minuti.