Questa seconda edizione della mostra Art of Freedom giunge dopo oltre due anni. La prima edizione ebbe luogo in un momento d’intense proteste a livello globale per la disumana repressione della libertà individuale. Oggi lo scenario è cambiato, purtroppo con nuovi e gravissimi eventi che ancora minano la libertà: guerre in cui migliaia di persone vengono uccise, milioni vengono vessate od oppresse, mentre montano inaudite proteste contro i gruppi di potere che impongono ai governi norme spietate che chiedono sempre più sacrifici ai popoli.

Oggi come sempre la libertà, che sia spirituale o materiale, è un diritto fondamentale che ha bisogno di un grande impegno comune per essere preservata, difesa dalle reiterate minacce e tentativi di oppressione.

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Potremmo chiederci il perché si usa avere un tema conduttore nelle mostre collettive, per cui gli artisti vengono chiamati da un curatore ad affrontare un soggetto specifico.
Le ragioni sono diverse. In primo luogo questa consolidata usanza è frutto dell’analisi della contemporaneità da parte del curatore, il quale cerca di individuare tra i flussi dell’espressione artistica quelle tendenze, similitudini o aggregazioni che potrebbero avere un peso nel plasmare il futuro prossimo della cultura. Ossia, come avvenne nel ‘900 con la nascita di grandi movimenti e manifesti artistici, si tenta di individuare delle linee comuni per comprendere l’esplosiva frammentazione di stili e pensieri nell’arte contemporanea.
In secondo luogo, il curatore, il cui compito è quello di creare un’esposizione d’arte che riesca ad avvicinare artisti e pubblico, si interessa anche di capire quali siano le aspettative, le passioni e la condizione esistenziale di quest’ultimo, a livello globale o locale, tenendo presente un target sociale specifico o ubiquitario.
Inoltre il curatore non è un soggetto che si occupa solo di organizzare la realizzazione di un evento, ma può anche esprimersi attraverso le attività sopraccitate apportando il proprio tassello nel puzzle di un possibile futuro.

Per queste ragioni, tutte le nostre esposizioni collettive sono tematiche.

Art of Freedom invece rappresenta un’eccezione, presentando artisti selezionati in base alla loro espressione più personale, senza necessariamente doversi attenere a un tema specifico, neppure quello della libertà, o anche sì, ma sempre tenendo in considerazione i loro meriti per una pratica artistica o concettuale che sia spontanea, libera da presupposti e convenzioni.
Dopotutto arte È libertà.

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A ogni edizione del ciclo espositivo Art of Freedom, viene attribuito il riconoscimento “Best Art of Freedom” a uno degli artisti in esposizione.

Il criterio con cui viene scelto il vincitore è rigorosamente stabilito con l'assegnazione di un punteggio calcolato in risposta a diversi parametri.

Già tutti gli artisti in mostra sono ugualmente vincitori, in quanto selezionati tra centinaia, scelti per l'alto valore della loro espressione artistica e delle opere ammesse, con eventuali riferimenti alla libertà.
A tutti, i nostri complimenti.

«Incarnando l'emancipazione dal virtuosismo e corrispondendo all'ideale dell'artista completo e interdisciplinare, Lex Turnbull si distingue per un'espressione artistica personale e incurante del conformismo. Con immaginazione Turnbull crea artefatti e propone argomenti caratterizzati da una diversità illuminante che sanno incuriosire e coinvolgere il pubblico, con una spiccata estrosità pur conservando la misura della più modesta normalità, dimostrando così la propria capacità di rileggere l'apparenza della società e di liberarsi da preconcetti e stereotipi.»

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Lo spazio espositivo del CON-TEMPORARY Art Observatorium è sito nel centro di Lavagna, nel mezzo della Riviera Ligure di Levante. Il locale è ottimamente servito, a pochi passi da stazioni bus e treno, imbarcadero turistico, parcheggi gratuiti 2h e vicino all’uscita autostradale. Accesso per disabili e ascensore.

A piedi, in treno o autobus: uscendo dalla stazione ferroviaria di Lavagna dal lato città, andate a sinistra percorrendo la strada principale fino all'ufficio delle Poste Italiane, qui svoltate a destra verso Via Cristoforo Colombo, appena arrivati alla rotatoria di Piazza Cordeviola girate a sinistra in Corso Buenos Aires. Il civico 42 è all'inizio del viale alberato.
Fermata autobus "Lavagna - P.za Cordeviola/Edicola" linee 704, 705, 731, 798, 846 e 934.

In battello: sulle linee marittime Portofino / Lavagna / Cinque Terre scendete al porto turistico di Lavagna. Uscendo dal porto andate a sinistra in Via dei Devoto e oltrepassate la ferrovia scendendo il sottopassaggio che vi porta all'ufficio delle Poste Italiane, quindi seguite le indicazioni sopra.

In automobile: autostrada A12 E80 Genova-Livorno, uscite a Lavagna, andate verso il centro. Alla rotatoria di Piazza Cordeviola girate a destra in Corso Buenos Aires fermandovi all'inizio del viale alberato, civico 42.

In aereoplano: l'aeroporto più vicino è il Cristoforo Colombo di Genova, l'autobus navetta VOLABUS vi porterà alla stazione ferroviaria di Genova Brignole, da qui è possibile raggiungere Lavagna in 40-60 minuti.