VITA TUA, VITA MEA 5 - 25 agosto 2017
CON-TEMPORARY7
Venezia
Scarica l'invito Janek Ambros • Manss Aval • Jack Belhumeur • Michelle Brand • Lana Bregar & Žana Mencej • Marine Gabrielle Brun-Franzetti • Cheyenne Canaud-Wallays • Natasza Cetner • Helle Rask Crawford • Cyborg Art Collective • Özlem Çıngırlar & Berk Duygun • Joan Diaz • Elle • Diego Fiori • Hase & Zinser • Jiranant Kanjanagawin • Rina Kim • Dania Latar • Mary M. • Luigi Maggese • Mar.Gu • Benna Gaean Maris • Anne Martin • Abramo ‘Tepes’ Montini • Kathryn Olson • Marie-Rose Osta • Jongkwan Paik • Daria Pankeeva • Pi©asso • Katica Puga • Daria Rhyner • Merry Sun • Onur Atalay Şenol • Céline Trouillet • Christina Tsantekidou • Jean-Yves Tual • Julián Villegas
Testo introduttivo
VITA TUA, VITA MEA
“Sono cresciuto sapendo che l’arte è una parte molto importante della nostra vita. È qualcosa che non solo amo, è qualcosa che posso condividere con gli altri.” David Rockefeller
Prefazione
Ho voluto introdurre la mostra con una citazione di un personaggio recentemente scomparso che per certi versi può essere controverso o detestato da molti: l’illustre magnate e grande collezionista d’arte David Rockefeller; per due motivi: il primo perché un artista quando produce un’opera non potrà mai decidere chi potrà amarla e chi no, in quale collezione un giorno finirà: l’artista con la sua opera d’arte compie un gesto d’altruismo incondizionato.
Il secondo motivo è perché, a prescindere dai meriti o dai demeriti che si possono avere per vivere in questo mondo, un pensiero, una frase, una dichiarazione, è qualcosa di assoluto, è un senso che dev’essere inteso per quello che dice di per sé, e forse rappresenta il più profondo ideale, il vero sogno di chi lo esprime.
VITA TUA, VITA MEA
Con il titolo “Viva Arte Viva” la 57ª Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia lancia ancora una volta un messaggio di ottimismo, o più scetticamente d’illusione, confinando l’arte in una zona franca, un enclave dove liberarla dalle responsabilità e dagli affanni della realtà.
Accogliamo di buon grado quest’ottimismo, ma
cum grano salis, in quanto ancora la Biennale sembra voler ignorare il contesto sociale contemporaneo. Non è possibile alienarsi dalla situazione socio-politica ed economica internazionale: lo sconvolgimento di interi paesi perpetrato con guerre o crisi monetarie pilotate non assurge nei mass media più dell’ennesimo scandalo rosa estivo, incommensurabili disparità tra super-ricchi e oppressi, costante erosione dei diritti umani e della libertà sia nel nuovo capitalismo che nei regimi di paesi in via di sviluppo, dittatura di questo in alternativa alla dittatura di quello. È inaccettabile che il mondo artistico metta la testa sotto la sabbia, isolandosi in un’edulcorato elitarismo, in una bolla di sapone, per offrire ai turisti un festival divertente; non è questo l’intento dell’arte, non è lo svago senza pensieri: l’arte da sempre serve a riflettere sulla realtà per arrivare a immaginarne un’altra.
VITA TUA, VITA MEA è un’antitesi al noto motto latino “
mors tua, vita mea” (la morte tua è la vita mia), antesignano del modello opportunistico ed egocentrico su cui è stato costruito il mondo socioeconomico moderno, per proporre invece un modello di benessere personale come conseguenza del benessere della società, che è un tessuto di relazioni: se queste vengono sollecitate oltremisura, il tessuto si strappa, causando crisi epocali come quelle a cui stiamo assistendo.
(Continua sul catalogo) Opere in esposizione e galleria fotografica
Video souvenir della mostra
Video souvenir della mostra
Catalogo
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Catalogo VITA TUA, VITA MEA - Arte e Interrelazioni, italiano | inglese, 112 pagine A4 (21 × 29,7 cm)
Come arrivare
Si accede a questa Calle de Mezo (in Venezia vi sono altre calli con lo stesso nome) dal Campo San Giacomo dell'Orio, la piazza proprio dietro l'abside dell'omonima chiesa, passando sotto il sottoportico Calle de Mezo.
A piedi e in treno: Calle de Mezo in Campo San Giacomo dell'Orio si trovano a 500 metri dalla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, partendo dal Ponte degli Scalzi, passando per le Fondamenta Garzotti che costeggiano il Rio S. Giacomo da l'Orio, circa a metà strada andando verso il Ponte di Rialto.
In battello: scendere alla fermata San Stae e camminare per la Salizada San Stae seguendo le indicazioni per la stazione ferroviaria e girando per la Calle Colombo. Distanza a piedi dal pontile: 400 metri.
In automobile e autobus: dal parcheggio di Piazzale Roma raggiungere la stazione ferroviaria poco distante e quindi seguire le indicazioni sopra riportate.
n aereoplano: dall'aeroporto Marco Polo, raggiungere la stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia con un autobus navetta, quindi seguire le indicazioni sopra riportate.